WWF: 50 proposte per l’Italia che verrà

Il WWF ha inviato al governo 50 idee, 50 proposte concrete e sfidanti per far sì che la sostenibilità ambientale, la decarbonizzazione e l’economia circolare siano al centro del Piano di rilancio del Paese, che verrà definito a settembre di quest’anno, così come annunciato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

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“Gli interventi per migliorare l’innovazione, l’efficienza e l’efficacia del nostro sistema economico e produttivo non possono che essere coerenti e conseguenti con le scelte del Green Deal: scelte che qualificano e costituiscono la sfida competitiva dell’Italia per garantire un futuro anche su scala globale in tutti i settori di intervento.

Le straordinarie risorse pubbliche in campo per il rilancio dell’Italia e dell’Europa, costituiscono un’occasione imperdibile, per dare subito concretezza a nuove politiche e strumenti di sostenibilità ambientale e sociale.

Il WWF ricorda al governo che nell’impostare e realizzare il quadro di interventi per il risanamento e il rilancio del Paese si debba dedicare attenzione: più che a ulteriori semplificazioni (già introdotte, tra l’altro, dalla cosiddetta Riforma Madia nel 2019 e dal decreto Sblocca Cantieri nel 2019), alla razionalizzazione e non duplicazione delle procedure amministrative; nel definire quali siano gli interventi prioritari di interesse nazionale all’utilità sociale e ambientale degli stessi, oltre che alla comprovata redditività degli stessi; nel realizzare qualsiasi intervento sul territorio (che siano le infrastrutture prioritarie o ulteriori edificazioni su scala comunale) avere come prescrizione il saldo zero di consumo di suolo.

“Il Mondo che Verrà nasce ora – Scelte sostenibili al centro del rilancio del Paese” è, il titolo del documento elaborato dal WWF, che è parte della grande campagna di consultazione lanciata dal WWF su wwf.it e che è stato trasmesso oggi al Governo, con 50 proposte innovative per il rilancio del Paese che vogliono, nella declinazione di ben 18 campi di intervento proporre: scelte energetiche per l’uscita dai combustibili fossili; strumenti per mettere in sicurezza il capitale naturale del Paese; tutelare il nostro Pianeta Blu, il nostro mare; favorire il processo di selezione delle grandi opere pubbliche; definire le priorità nel settore dei trasporti; muoversi bene nella città diffusa; progettare città resilienti; risanare e recuperare le grandi aree inquinate; realizzare  un turismo sostenibile  in grado di valorizzare ricchezza naturalistica e paesaggistica del Paese; rendere possibile un’agricoltura sostenibile; mettere in sicurezza il territorio; gestire responsabilmente il nostro patrimonio forestale; impostare una nuova politica industriale; favorire l’economia circolare in tempi di crisi; ridurre la servitù dalla plastica; pensare ad un ruolo virtuoso della Pubblica Amministrazione; spendere di più e meglio per in R&S per lo Sviluppo Sostenibile; assegnare un ruolo dinamico alla scuola.

Proposte con le quali si chiede di passare dalle parole ai fatti rispetto agli obiettivi e agli strumento già individuati dalla Commissione Europea e dal Governo italiano per favorire la riconversione dei nostri modelli economici  e produttivi previsti dalla quarta rivoluzione industriale, declinati nel Green Deal europeo e italiano,  che deve essere orientato, secondo quanto giustamente, ad esempio, sostenuto nel DEF 2020, a incentivare gli investimenti volti a promuovere forme di economia circolare e a favorire la transizione ecologica aumentando la competitività e la resilienza dei sistemi produttivi a shock ambientali e di salute e perseguendo con fermezza politiche di contrasto ai cambiamenti climatici finalizzate a conseguire una maggiore sostenibilità ambientale e sociale”.

Nella stessa recentissima comunicazione sullo strumento “Next Generation EU” del 27 maggio scorso si fa riferimento all’European Green Deal e alla necessità di delineare un futuro resiliente, sostenibile ed equo dell’Unione Europea anche nel momento del risanamento dell’economia messa in ginocchio dalla pandemia da Covid-19 .”