Domani, 10 giugno, il Parlamento europeo si riunirà a Strasburgo per discutere ed approvare la Risoluzione Lange (dal nome del suo promotore, il capo dei socialdemocratici Bernd Lange) che fornirà le linee guida (non vincolanti) per i futuri negoziati sul TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership).
Il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti è un trattato di libero scambio che l’Unione Europea è chiamata a concludere con gli Stati Uniti. Questa trattativa, con la scusa di un’armonizzazione delle normative sul libero commercio, antepone il mercato e gli interessi privati a quelli della collettività e apre ad una riduzione degli standard sociali e ambientali. Le trattative sul TTIP si sono svolte finora a porte chiuse: Parlamenti nazionali e cittadini non sono adeguatamente informati su normative che potrebbero invece incidere sui loro diritti.
Ecco perché in molti si stanno mobilitando attraverso petizioni per far sentire alle istituzioni il dissenso dei cittadini.
Ma perché il TTIP è tanto pericoloso? Greenpeace l’ha spiegato in 4 punti:
#1 SICUREZZA ALIMENTARE
Sono a rischio le norme europee su OGM, sull’uso di pesticidi ed etichettatura dei prodotti.
#2 AGRICOLTURA
Aprire le porte ai prodotti dell’agricoltura industriale americana vorrebbe dire mettere in ginocchio agricoltura sostenibile e piccoli coltivatori.
#3 ENERGIA E CLIMA
Gli standard previsti dalla normativa europea nel settore energetico sono di intralcio al libero mercato: ad esempio, potrebbero essere abbattuti i limiti sulle tecniche di fracking o facilitare l’esportazione di petrolio da sabbie bituminose.
#4 CHIMICA
Negli Stati Uniti il principio di precauzione non vale: le sostanze chimiche sono considerate sicure fino a prova contraria, esattamente l’opposto di quanto accade in Europa. I nostri standard potrebbero essere fortemente indeboliti.
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