Sarà la Commissione Ambiente a fare da apri pista e l’obiettivo è quello di abbattere i consumi di carta al Parlamento europeo che, seppure diminuiti negli ultimi anni, rimangono troppo elevati. Sia in termini di costi economici che ambientali.
Se pensiamo che ogni dossier debba essere stampato nelle 23 lingue di lavoro in almeno due copie per ciascuno dei 751 eurodeputati, è facile immaginare quanta carta utilizzi il Parlamento europeo ogni anno. Ma i numeri, come sempre, sono inimmaginabili finché non li si legge.
Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2013 ogni impiegato ha usato in media 52 kg di carta (800 fogli formato A4 al mese), ma rispetto al 2006 ha operato un taglio di quasi il 30%, visto che il consumo allora era di 73,6 kg a testa. In termini di costi, il Parlamento europeo nel 2013 ha speso 1,1 milioni di euro (0,06% del budget) per la carta, e le stime per il 2014 scendono a 0,9 milioni di euro. In termini di quantità, si passa dalle 64mila risme del 2014 alle 45mila previste per il 2015. Nel 2013 la carta usata raccolta da riciclare ha anche portato un guadagno: dalle 501 tonnellate è arrivato un incasso di circa 50mila euro.
È per questo che il Parlamento europeo ha deciso di intraprendere una nuova strada, partendo proprio dalla conversione della Commissione Ambiente che, dopo aver già eliminato tutte le pile dei dossier messe a disposizione del pubblico che può liberamente assistere alle riunioni, con l’estate 2015 ha dato un taglio netto anche al materiale previsto per i suoi 69 eurodeputati.
«Nessun documento cartaceo viene più distribuito in quanto tutti i documenti, compresi gli ordini del giorno, sono disponibili su web» spiega Giovanni La Via, presidente della commissione ambiente dell’Europarlamento. «Non siamo i soli, ma facciamo da guida per le altre commissioni parlamentari.
La strada sarà lunga e impervia, anche dato l’alto numero di dipendenti che ruotano intorno all’istituzione europea, ma la svolta è ormai necessaria. Attendiamo fiduciosi i prossimi dati aggiornati.