Trekking e tour in bici nella natura, tra colori e profumi per vivere al meglio la bella stagione nel territorio dell’alto piemontese.

La stagione della rinascita è alle porte, con la sua sinfonia di delicati ma vivaci spettacoli, colori e profumi che trasformano il paesaggio in un’autentica opera d’arte: e come vivere al meglio questo magico momento se non proprio all’aria aperta? Una meta ideale per gli amanti della natura, delle escursioni e delle proposte outdoor è il Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, nell’alto piemontese, che offre esperienze uniche tutto l’anno ma che proprio in primavera sprigiona tutta la sua vitalità.
Qui, il risveglio della natura offre infinite e caleidoscopiche opportunità active, dai trekking panoramici alle escursioni in bici immersi nel verde, tra i monti e lungo le rive dei laghi. A sbocciare non è solo la flora locale, ma anche molti e imperdibili eventi sempre all’aria aperta, da mercati e mostre dedicate ai fiori agli appuntamenti culturali, musicali e sportivi sui monti, nei parchi avventura o lungo le sponde dei laghi: autentiche occasioni per una scoperta del territorio in modalità slow, sincronizzandosi al ritmo dolce della natura.

Villa Taranto_ph Marco Cerini

Slow trekking al ritmo della natura

Il viaggio alla scoperta del Distretto Turistico dei Laghi non può che cominciare a piedi, lungo sentieri panoramici che attraversano rigogliosi boschi, antichi borghi, chiese medievali e scoperte culturali.

Per un mix di storia e natura, si può seguire la “Via delle Genti” da Cannobio a Cannero Riviera (7,5 km), lungo vie selciate immerse in boschi di castagni e querce.
Questo trekking regala scorci mozzafiato sul Lago Maggiore, su cui entrambi i paesi si specchiano attraversando suggestive borgate come Solivo, Molineggi e Carmine Superiore, dove il tempo sembra essersi fermato. Tra ruderi avvolti dalla vegetazione e ponti in pietra, il sentiero conduce alla vista spettacolare dei Castelli di Cannero, che emergono dalle acque come antiche sentinelle. Arrivati a Cannero Riviera si può scegliere di rientrare in battello, ammirando la sponda da una prospettiva unica.

Spostandosi invece sul Lago d’Orta, un itinerario suggestivo è la tratta dell’anello del “Raggio d’Oro” tra Pettenasco a Legro (6 km): dal lungolago del primo paese, si sale dolcemente fino al Museo dell’Arte della Tornitura del Legno, passando poi tra boschi e borghi antichi come Miasino per arrivare infine a Legro, pittoresca frazione di Orta San Giulio, noto come il “Paese dipinto”, museo di arte urbana a cielo aperto per i suoi numerosi murales ispirati a film che videro il Lago d’Orta e il Verbano come cornice (“Orta mia”, “I racconti del Maresciallo”, “Il balordo”, “Una spina nel cuore”, “La voglia di vincere”, “Il piatto piange” e “La stanza del Vescovo”, per citarne alcuni). Si può poi tornare a piedi, in treno o proseguire fino a Orta San Giulio per prendere il battello.

Pettenasco, Lago d’Orta – Archivio Fotografico Distretto Turistico dei Laghi

Tappa, infine, anche al Lago di Mergozzo, tra i più puliti d’Italia, grazie al divieto d’uso di barche a motore. Lungo le sponde di questo gioiellino naturale, una piacevole e semplice camminata è il percorso da Mergozzo a Montorfano paese (3 km) lungo il “Sentiero Azzurro”: dal lungolago del borgo, ammirando il maestoso olmo secolare, ci si addentra nei vicoli acciottolati che conducono all’antica borgata del Sasso, per proseguire immersi nel verde fino al paese di Montorfano, sorto alle pendici dell’omonimo monte, famoso per il granito bianco (usato per la costruzione di importanti monumenti come le colonne di San Paolo Fuori le Mura a Roma), che regala incantevoli scorci sui laghi.

In sella a caccia di colori

Con i suoi scenari mozzafiato, questo territorio dell’alto piemontese è sempre più meta di avventure sulle due ruote: grazie all’infinita varietà di percorsi che si snodano tra monti, borghi e lungo specchi d’acqua, infatti, gli appassionati di ciclismo e mtb hanno a disposizione suggestivi tracciati adatti ad ogni livello.

Ciclovia del Toce. In bici tra i fiori_Foto:Alessandro Pirocchi

Complessivamente facile e quasi pianeggiante è ad esempio la Ciclovia del Toce (47 km), un affascinante itinerario che si snoda da Domodossola al Lago Maggiore lungo il fiume Toce, il principale della Val d’Ossola, attraversando borghi, prati fioriti, coltivazioni ed alberi maestosi. L’itinerario può essere percorso interamente o suddiviso in tratti tematici: “In bici tra i borghi” da Domodossola a Vogogna, “In bici tra i boschi” da Vogogna a Ornavasso e “In bici tra i fiori” da Ornavasso alla Riserva Naturale di Fondo Toce nella splendida cornice lacustre di Verbania. Lungo quest’ultimo percorso è facile ammirare tra aprile e maggio azalee, rododendri e camelie tipiche del territorio. Inoltre, grazie alle stazioni ferroviarie lungo il tragitto, la Ciclovia è facilmente accessibile per chi desidera personalizzare la propria esperienza con una soluzione intermodale.

Verso la punta sud del Lago Maggiore, nell’entroterra aronese, si può pedalare nel Parco dei Lagoni di Mercurago (12,5 km), caratterizzato da prati e pascoli per l’allevamento di cavalli da corsa e ricco di tracce archeologiche, come il sito palafitticolo preistorico Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il percorso è un anello lungo strade sterrate, campagne, pinete e fattorie, ammirando un castagno secolare e l’area archeologica.

Imperdibile poi, una tappa nel settore orientale delle colline che separano il Verbano (Lago Maggiore) dal Cusio (Lago d’Orta), noto come “Vergante” area famosa per la produzione di fiori pregiati come azalee, rododendri e camelie: una tradizione floricola riconosciuta con il marchio Fiori Tipici del Lago Maggiore, che ne certifica l’eccellenza qualitativa. Un suggestivo percorso in bici in questa zona è quello del Giro del Vergante da Gignese ad Armeno (41 km): partendo dal paese di Invorio, questa pedalata ad anello si snoda su strade collinari con un susseguirsi di salite e discese, attraversando caratteristici paesi e offrendo viste mozzafiato sui laghi.

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