E’ iniziato ieri un nuovo viaggio del Festival IT.A.CÀ migranti e viaggiatori, il primo festival sul Turismo Responsabile in Italia. “Restanza”, che il dizionario Treccani descrive come “ciò che resta e permane; ciò che avanza o non si consuma” è il tema di quest’anno. Restanza intesa anche come scelta di vita consapevole, presidio attivo del territorio, cura dei luoghi come beni comuni.
Il festival è stato inaugurato con la tappa ai Monti Sibillini, luoghi considerati emblema della restanza poiché duramente colpiti dai terremoti del 2016. Sono simbolo di una terra che trova il suo senso in chi ha scelto di restare e impegnarsi in un percorso complesso e faticoso verso una ricostruzione fatta di progetti d’innovazione tecnologica, di turismo, di riqualificazione e valorizzazione del territorio. Il programma della tappa, disponibile sul sito www.festivalitaca.net, si è aperto col convegno dal titolo “Restanza e Resistenza” e fino a domenica 28 aprile sono previste mostre, proiezioni di film, passeggiate, seminari, letture e numerose attività all’aperto.
A seguire – dal 24 maggio al 9 giugno – il festival si sposterà a Bologna, culla natale di IT.A.CÀ e polo centrale di scambio e riflessione sulla filosofia che la manifestazione persegue con tenacia dalla prima edizione, ovvero il tema del viaggio, inteso come opportunità di conoscenza e scoperta che parte da casa e arriva a casa (it a cà in dialetto bolognese significa sei a casa?): una qualsiasi casa, una qualunque Itaca da raggiungere. Un viaggio responsabile, dove non importa la meta, ma ciò che accade durante il percorso.
Da Bologna ci si sposterà, in una sorta di staffetta nazionale, in altri 13 territori in tutta Italia così da mantenere la natura itinerante del festival che da sempre caratterizza la manifestazione. Da nord a sud, il viaggio toccherà i territori di Rimini e le sue Valli, Calabria di Mezzo, Salento, Gran Sasso, Brescia, Ravenna, Trentino, Reggio Emilia, Parma, Pavia, Monferrato, Napoli e Levante Ligure. Il programma dettagliato di tutte le tappe – pubblicato volta per volta sul sito del festival – sarà ricco di convegni, eventi, progetti innovativi, momenti di scambio, presentazione di libri, itinerari e molto altro.
Dal comunicato stampa si legge che tra gli obiettivi esclusivi di questa XI edizione ci sarà anche quello di raccogliere e ripulire dalla plastica e dai rifiuti i luoghi toccati dal passaggio del festival. I partecipanti-viaggiatori collaboreranno attivamente nel restituire ai luoghi la loro originaria bellezza, fornendo un esempio virtuoso di turismo responsabile. L’altra novità di questa XI edizione sarà la partecipazione del progetto OWAY (oway.it), partner del festival e azienda impegnata nel trattamenti per capelli, viso e corpo.
Rimane invece salda la collaborazione con l’Università di Bologna e la Destinazione Turistica Bologna Metropolitana che insieme riconfermano il sodalizio con IT.A.CÀ, lanciando la seconda edizione di #UNIturisBO – Turisti non per studio, photo challenge su Instagram, aperto a tutti e in scadenza il 30 aprile, per raccontare attraverso la fotografia, il ruolo dell’Ateneo come polo di attrazione “turistica” (inter)nazionale. I partecipanti al contest potranno immortalare immagini singolari di luoghi nascosti, angoli caratteristici, piazze e vie con un valore evocativo. Basterà poi postare la foto su Instagram e attendere che la giuria di esperti scelga le tre foto vincitrici. La premiazione avverrà venerdì 24 maggio, durante la giornata di apertura dell’ XI°edizione di IT.A.CÀ Bologna.
Sempre in tema di collaborazioni, il Festival quest’anno lancia la sinergia con “La primavera della mobilità dolce”, promossa da Alleanza per la Mobilità Dolce, nata dall’unione delle più importanti Associazioni Nazionali impegnate sul tema e desiderose di sviluppare congiuntamente una visione unitaria della mobilità dolce, attraverso una serie di azioni e attività proposte.
Il Festival IT.A.CÀ quest’anno compie undici anni ed è ormai diventato grande, come dimostra l’assegnazione del prestigioso premio per l’eccellenza e l’innovazione nel turismo ricevuto nel 2018 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO). Non resta che seguire gli eventi e mettersi in moto alla ricerca dei tanti luoghi straordinari proposti dal festival, potreste scoprire che spesso si trovano a soli pochi passi da voi.