Lo scorso febbraio l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato di 2, 5 milioni e mezzo di cittadini della città Metropolitana di Milano ha compiuto 90 anni di unioni forti e innovazioni.

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Il 27 febbraio di 90 anni fa nasceva il Consorzio per l’Acqua Potabile con l’obiettivo di “portare l’acqua nelle case dei milanesi”. Già alla fine degli anni ’20, i Comuni di Paderno Dugnano, Limbiate, Cusano Milanino e Cormano ebbero la lungimiranza di capire che l’acqua non si ferma ai confini comunali e che, per gestire le risorse e le infrastrutture, era necessario mettersi insieme con un forte spirito di collaborazione e condivisione.

Da allora Gruppo CAP non ha mai smesso di crescere, di innovare, di trovare soluzioni sempre all’avanguardia per migliorare un servizio essenziale per i cittadini, diventando una tra le più importanti realtà pubbliche per lo sviluppo economico del territorio.

Oggi l’azienda è per patrimonio la prima monoutility del panorama nazionale, una società per azioni partecipata da circa 200 Comuni, dalla Provincia di Monza e Brianza e da Città Metropolitana di Milano. Un’azienda in continua evoluzione, che garantisce ogni giorno il servizio idrico integrato a un bacino di 2 milioni e mezzo di abitanti, gestisce il patrimonio di reti e impianti, pianifica e realizza gli investimenti e le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ma è anche un player strategico sul territorio, capace di garantire più di 2.000 posti di lavoro tra diretti e indotto.

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dei 90 anni di Gruppo CAP

«Festeggiamo un traguardo importantissimo che abbiamo raggiunto grazie alla volontà di guardare sempre al futuro, all’innovazione e a uno sviluppo sostenibile del territorio diventando interlocutori attenti di enti locali e cittadini» commentano Alessandro Russo e Michele Falcone, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP il primo e direttore generale il secondo.  «Ma non possiamo guardare avanti senza ripensare al ruolo dell’acqua nelle nostre vite e nelle nostre città, andando alla scoperta delle grandi possibilità connesse alla risorsa idrica e alla sua infrastruttura di rete».

 È questa la rivoluzione che Gruppo CAP chiama #waterevolution, acqua come driver di innovazione, in grado di riscrivere la fisionomia dei territori e di orientare consumi e dinamiche ambientali. Siamo di fronte a un futuro in cui l’acqua è il propellente dell’innovazione delle nostre metropoli, sempre più intelligenti e sostenibili, dove l’acqua del rubinetto è monitorata grazie alle tecnologie più sofisticate che ci permettono di dissetarci in sicurezza, gli scarichi delle nostre case finiscono in fognature e depuratori intelligenti che trasformano l’acqua di scarto in energia e i reflui fognari producono biometano e bioplastiche.