Dopo 13 mesi di lavoro ecco la prima legge d’iniziativa popolare per arrestare il consumo di suolo. La proposta arriva dal Forum Salviamo il Paesaggio e ci ha lavorato su un gruppo di lavoro tecnico-scientifico multidisciplinare formato da 75 persone: architetti, urbanisti, docenti e ricercatori universitari, geologi, agricoltori, agronomi, tecnici ambientali, giuristi, avvocati, funzionari pubblici, giornalisti/divulgatori, psicanalisti, tecnici di primarie associazioni nazionali, sindacalisti, paesaggisti, biologi, attivisti…
Dieci articoli per una legge contro il consumo di suolo, per fermare “la modifica o la perdita della superficie agricola, naturale, seminaturale o libera, a seguito di interventi di copertura artificiale del suolo, di trasformazione mediante la realizzazione – entro e fuori terra – di costruzioni, infrastrutture e servizi o provocata da azioni, quali asportazione ed impermeabilizzazione”. La proposta di legge arriva a distanza di anni, dopo che lo scioglimento delle Camere nel 2012 fermò un testo precedente arenatosi in Senato sul quale tante organizzazioni avevano prodotto osservazioni.
“Un fallimento, quello della politica, che ci obbliga a riprendere con energia la battaglia, perché di battaglia si tratta, per arrestare subito il consumo di territorio. Arrestare e non limitare o ridurre. Perché quello che serve oggi è un taglio netto. Un obbligo per legge – spiega in un comunicato stampa il Forum Salviamo il Paesaggio, promotore del progetto di legge -. Una legge che punti tutto sul recupero dell’enorme patrimonio edilizio esistente, sulla bonifica e riconversione ecologica delle immense aree dismesse e abbandonate, sulla valorizzazione urbanistica, sociale, economica e culturale sia dei centri storici e sia delle periferie dormitorio cresciute fuori dalle mura e ai margini delle autostrade”.
La legge che oggi il Forum Salviamo il Paesaggio presenta e mette a disposizione è stata scritta dal basso, frutto del lungo lavoro di un folto gruppo di esperti e arricchito dalle ulteriori proposte di tutte le migliaia di suoi aderenti e delle oltre 1.000 organizzazioni che lo compongono.“Dieci articoli che se approvati dal Parlamento Italiano sarebbero la mera l’applicazione della nostra Costituzione, pur sembrando una vera rivoluzione”.
Nel 2018, continuiamo a “divorare” terra al ritmo di 4 metri quadrati al secondo. Nel 2000 si era toccata quota 8 metri quadrati al secondo e la media degli ultimi 50 anni si attesta tra i 6 e i 7 metri quadrati al secondo. Solo tra il 2013 e il 2015 le nuove coperture artificiali hanno riguardato 250 chilometri quadrati di territorio, 35 ettari al giorno, 35 campi di calcio ogni 24 ore (fonte ISPRA, 2017).
In termini assoluti, si stima che il consumo di suolo abbia intaccato ormai circa 23.000 chilometri quadrati del nostro territorio, una superficie pari all’Emilia Romagna. Perdiamo suolo e con esso perdiamo biodiversità, bellezza, paesaggio, qualità della vita, salute, storia, agricoltura. Il nostro Paese è in grado, oggi, di produrre appena l’80-85% del proprio fabbisogno primario alimentare, contro il 92% del 1991.
Il Forum Salviamo il Paesaggio conclude il suo appello dicendosi pronto a raccogliere le firme dei cittadini, dopo aver presentato la proposta di legge all’attenzione della prossima XVIII legislatura della Repubblica Italiana. Per leggere il testo integrale della legge, clicca qui.