Sono morti in un attentato nella Repubblica Democratica del Congo l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci che era nel convoglio con il diplomatico.
L’attacco è avvenuto nel percorso tra Goma e Bukavu da parte, secondo le prime informazioni, di un commando terroristico che ha utilizzato armi leggere. Sulla dinamica e il movente sono ancora in corso accertamenti. È con profondo dolore che la Farnesina conferma il decesso dell’ambasciatore e di un militare dell’Arma dei Carabinieri: stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.
Un autista è la terza vittima dell’attacco nella provincia orientale del Nord-Kivu, rivela una fonte diplomatica a Kinshasa.
L’ambasciatore Luca Attanasio
Era nato a Saronno, in provincia di Varese. Avrebbe compiuto 44 anni a maggio. Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, è stato ucciso con un carabiniere della sua scorta in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite nel Congo orientale. Aveva tre figlie piccole, due gemelle e una bimba.
Attanasio si era laureato all’Università Bocconi in economia aziendale nel 2001. Due anni dopo è stato nominato segretario di legazione in prova nella carriera diplomatica, nel 2004 la conferma nel ruolo e la nomina a Segretario di legazione.
Una carriera rapida e brillante: secondo segretario commerciale a Berna nel 2006, confermato con funzioni di primo segretario commerciale l’anno dopo, fino al trasferimento a Casablanca con funzioni di Console nel 2010. Dal 5 settembre 2017 è Capo Missione a Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo e dal 31 ottobre 2019 è stato confermato in Sede in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato in RDC.