Oggi viviamo in un contesto in cui la natura si rivolta contro l’uomo provocando non solo alluvioni e frane, di cui ci informano quotidianamente i telegiornali, ma alterando in generale l’ecosistema.Viste le recenti catastrofi l’uomo avverte l’esigenza di correre al riparo, tornando a rispettare l’ambiente.

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Come spesso accade, i primi a dare il buon esempio sono gli Atenei, dove sempre più frequenti sono le campagne e le iniziative di sensibilizzazione a favore dell’ecosostenibilità dell’ambiente. Così, il percorso verso un ambiente migliore e più sano è stato tracciato sin dalle piccole cose, promuovendo la raccolta differenziata, fornendo incentivi per la rottamazione e, addirittura, mettendo a disposizione servizi di trasporto elettrici.
Secondo recenti indagini, nelle campagne di sensibilità a favore del rispetto dell’ambiente, le nostre Università si collocano tra i primi posti a livello europeo, imponendosi come modello a cui ispirarsi.
Sembrerebbe, quindi, che almeno in tema di iniziative e politiche ambientali, le nostre Università non abbiano nulla da invidiare agli atenei degli altri paesi occidentali.

A confermare i dati del sondaggio sono i fatti. A questo proposito, è italiano uno degli enti coordinatori del Sustainable development Solution Network, un progetto dell’Onu per la ricerca di soluzioni di sviluppo sostenibili. Per restare sempre in Italia, a Siena, che è appunto l’ente coordinatore del progetto Onu, è stato approvato il progetto “USiena Sostenibilità“. Si tratta di un progetto recente ma che sta già dando i suoi frutti, proponendosi di trattare il problema ambientale, coinvolgendo sia coloro che vivono quotidianamente l’ateneo, sia coloro che vivono in città. Il progetto, inoltre, non vuole solo mettere in guardia sui rischi a cui si va incontro continuando in un comportamento irrispettoso. USiena Sostenere ha come obiettivo anche quello di far conoscere le numerose energie rinnovabili, oggi disponibili, e le imperdibili opportunità di business offerte dalla Green economy.

L’Ateneo bolognese, invece, si è classificato tra i primi posti nella classifica internazionale del Green Metric Ranking del 2014, che si propone di misurare l’impegno, degli oltre 360 atenei internazionali iscritti, sulle problematiche del cambiamento climatico. L’Università di Bologna si è collocata al 96esimo posto, grazie anche al suo impegno per il riciclo dei rifiuti e l’ottimizzazione dei servizi di trasporto.
Infatti l’Università di Bologna ha avviato campagne di sensibilizzazione volte a indurre studenti professori, e non solo, ad usare mezzi di trasporto elettrici. Numerosi gli incentivi concessi a questo scopo.

Infine, non va dimenticata la politica adottata dall’università a distanza Nicolò Cusano, esempio eclatante di impegno nel rispetto dell’ambiente. L’ateneo romano, infatti, ha avviato il progetto Ateneo Verde che cerca di ridurre al minimo l’inquinamento ambientale.
Ottimi i risultati: ridotto l’impatto ambientale ed i costi dell’istruzione per li studenti. Ecco, allora, la scelta di ridurre al minimo l’uso della carta, con la messa a disposizione di materiale solo digitale, che rappresenta una minore spesa anche per gli studenti. Questo spiega la decisione di creare una propria casa editrice, la Edicusano, impegnata nella pubblicazione di testi universitari esclusivamente in formato digitale. Via libera, infine, per le facoltà di giurisprudenza ed economia, ai corsi di Diritto Ambientale.