Andare in bicicletta fa bene al cuore
L’attività respiratoria e aerobica richiesta dalla bicicletta provoca, se praticata con costanza, un moderato aumento degli spazi cavitari e dell’ipertrofia delle pareti del cuore, migliorando così la resistenza alla fatica e la capacità respiratoria. Ma i benefici al sistema cardiovascolare non finiscono qui: andare in bicicletta infatti contribuisce alla diminuzione della pressione arteriosa diastolica, aumenta l’elasticità delle pareti delle vene e incrementa la circolazione del sangue negli arti inferiori, prevenendone il gonfiore e il conseguente affaticamento di circolo.
Pedalare aiuta a bruciare grassi e calorie (circa 600 kcal in un’ora a pedalata sostenuta), aiutando così a diminuire l’adipe e migliorare il metabolismo tenendo sotto controllo i livelli di colesterolo, glicemia e trigliceridi. In questo modo risulta attenuato il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari come infarto e ictus. La bicicletta – grazie alla possibilità di variare in modo ampio e preciso lo sforzo – è anche consigliata, in alcuni casi, a pazienti che si stanno rimettendo da interventi all’apparato cardiaco, ovviamente a intensità ridotta e sotto stretto controllo medico.
Muscoli, articolazioni e ossa: tutti i benefici della bicicletta
Tra i benefici della bicicletta si annovera anche la protezione delle cartilagini di anche, ginocchia e caviglie, che vengono allenate con il movimento rotatorio della pedalata senza sovraccaricare le articolazioni. Inoltre, la posizione stessa che si assume quando si pedala, protegge anche la colonna vertebrale, perché il peso viene scaricato attraverso la bicicletta su manubrio e sellino.
I muscoli che vengono maggiormente tonificati con il ciclismo, più o meno intenso, sono quelli di polpacci, cosce e glutei, mentre quelli di braccia, torso e parte bassa della schiena vengono comunque sollecitati. La pedalata in piedi aiuta a rinforzare gli addominali.
Dagli spostamenti in città all’allenamento
Quando possibile, utilizzare la bicicletta per spostarsi in città è particolarmente consigliato. Consente infatti di sfruttare il tempo dello spostamento per fare attività fisica e passare più tempo all’aria aperta e godere della luce del sole.
Tuttavia, se spostamenti di pochi chilometri possono rivelarsi un’attività benefica utile a contrastare la sedentarietà, mettere in moto l’organismo e controllare il peso (ovviamente se la pratica è costante e sempre in combinazione con una dieta sana e uno stile di vita equilibrato), non si possono comunque considerare un vero e proprio allenamento.
Per poter parlare di allenamento, infatti, bisogna sollecitare il corpo con una pedalata impegnata e una percorrenza lunga, di circa 45-60 minuti giornalieri (o più, a seconda del livello di allenamento).
A chi è sconsigliato andare in bicicletta?
Ma andare in bicicletta fa bene proprio a tutti? Ci sono delle circostanze in cui è opportuno prestare un’attenzione maggiore: in caso di infezioni all’apparato urinario, malattie infiammatorie acute e croniche dei genitali, o emorroidi.
Inoltre chi non è sufficientemente allenato potrebbe andare incontro a sollecitazioni eccessive, è un problema che può riguardare chi soffre di patologie cardiovascolari (che, come abbiamo detto, deve allenarsi sotto stretto controllo medico), ma anche chi è interessato da ernia del disco e lombosciatalgie dovrebbe risolvere il problema prima di riprendere l’attività cicloturistica. In particolare, la colonna lombare e il nervo sciatico possono entrare in sofferenza in caso di carico mal distribuito o posizioni sbagliate.
Il consiglio è dosare le energie in base alla propria forma fisica ed evitare i sovraccarichi, anche utilizzando un buon cardiofrequenzimetro. Una bicicletta adeguata al percorso che si deve effettuare è sicuramente il primo passo per evitare sforzi eccessivi.