Pierre Moscovici, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, ha inviato una lettera ad Antonia Battaglia, Portavoce di Peacelink presso le Istituzioni Europee.
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La lettera arriva in risposta ad una email di Battaglia alla Commissione Europea, in merito allo stabilimento ILVA di Taranto, questione della quale Peacelink si occupa a Bruxelles da diversi anni. Il Commissario Moscovici, che riveste una posizione di primaria importanza in seno alle Istituzioni Europee, ha ricordato a Battaglia che la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione sull’ILVA per via del mancato rispetto della direttiva sulle emissioni industriali
La procedura d’infrazione. La Commissione, infatti, scrive Moscovici, ha chiesto alle Autorità Italiane di adottare le misure necessarie per mettere lo stabilimento ILVA in regola con la Direttiva sulle Emissioni Industriali (Industrial Emissions Directive, IED) ed il diritto ambientale europeo. La procedura di infrazione, continua la lettera, è ancora aperta e prende in esame l’attuale processo di privatizzazione ed il conseguente piano ambientale, che dovrebbe portare alla concessione di un nuovo permesso derivante dalla Direttiva sulle Emissioni Industriali (Industrial Emissions Directive, IED).
Il monitoraggio costante. Peacelink è da sempre attenta a monitorare tutti i fenomeni inquinanti relativi all’ILVA, dai wind days allo slopping ai livelli di tossicità rilevati nell’aria quotidianamente, alla rilevazione dei tassi di mortalità infantile fino alla richiesta di un o screenig sanitario per tutta la zona interessata.
Tempo di elezioni a Taranto. Dieci candidati sindaci, 37 liste (6 in più del 2012) e 1149 candidati consiglieri (di ogni tipo, molti passati da uno schieramento all’altro) per la città dei due mari che entro il 25 giugno archivierà i due mandati di Ezio Stefàno. Questa è la situazione elettorale a Taranto, e al centro dei programmi elettorali non può non esserci l’ILVA , con le sue problematiche ambientali, sanitarie, sociali ed economiche. In campo come candidato sindaco c’è anche il Pm anti Ilva, Franco Sebastio, che a luglio 2012 diede il via all’inchiesta sul siderurgico. Ora è in pensione e si presenta sostenuto da 4 liste. Su Il sole 24 ore Sebastio dichiara: “Se lo stabilimento deve rimanere deve essere eco-compatibile come la scienza suggerisce, l’AIA va applicata e per il “martirio sanitario”dei tarantini deve sorgere un polo oncologico nell’ospedale Moscati”. Per il Movimento 5 Stelle non esistono compromessi e vie alternative, così come ribadito nel programma: “No a tutte le concessioni, autorizzazioni, permessi vincolanti  per le richieste di impianti, attività, opere industriali ad impatto deleterio su qualità vita e ambiente. Insieme a VIA e VAS serve anche la Valutazione di Danno Sanitario; sì ad ordinanze sindacali di chiusura di tutte le fonti inquinanti; no al rigassificatore nel porto; no all’allargamento del pontile per il progetto Tempa Rossa”
La dedica a Falcone. In calce al comunicato da Peacelink, la dedica del “lavoro svolto per la città di Taranto ad un valoroso uomo che ha fatto della propria vita un esempio  di lotta per la legalità contro la Mafia: il giudice Falcone, di cui ricorre oggi il venticinquesimo anniversario di morte.”