A Roma riapre il Giardino della Cascate dell’Eur, chiuso da circa sessant’anni e ora donato nuovamente al pubblico che potrà ammirarlo dalle 7 alle 20.
L’area è rimasta chiusa per 56 anni, ma garzie al lavoro di restyling dell’architetto Raffaele De Vico, questa può diventare il nuovo punto di attrazione dell’Eur: pietre naturali, fontane, cascate, giochi d’acqua, un laghetto e tante piante che non solo sono belle da vedere, ma sono funzionali a dare ossigenazione alle acqua del lago.
Un gioiello di architettura paesaggistica. Il giardino torna nella disponibilità di Roma e dei suoi cittadini e va ad inserirsi in un più ampio programma di valorizzazione del laghetto dell’Eur e di tutto il quartiere. Fu realizzato nel 1961, ma fu chiuso quasi subito ed è stato utilizzato solo in occasione di qualche set cinematografico. Il lavoro di ristrutturazione ha visto, tra l’altro, la riparazione del ponte Hashi da parte dell’architetto Franco Zagari, autore di alcuni complementi dell’opera: la pavimentazione vetrata del ponte era stata danneggiata da azioni vandaliche, adesso il ponte pedonale che passa dalla cascata centrale connette le diverse sponde unendo giardino e laghetto artificiale in un’unica bellissima passeggiata.
Valorizzare tutto il municipio. La rigenerazione e la riapertura del giardino delle cascate è solo uno dei tanti tasselli da costruire per valorizzare l’Eur e tutto il IX municipio, che si estente per ben 180 chilometri quadrati, di cui 120 per fortuna non ancora edificate e che si posiziona al secondo posto, dopo Ostia, per superifici di aree verdi. Un partrimonio che la città dovrà saper sfruttare, in un tempo in cui altre città lottano contro la limitazione dell’occupazione di suolo.
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