Alberi contro il narcotraffico: è questa una delle ultime sfide della ONG Environomica in Colombia, dove ha messo in atto un progetto che prevede la riforestazione della zona di Santa Maria, completamente deforestata dai narcotrafficanti per la produzione di droga.

SIERRA NEVADA OF SANTA MARTA - Colombia

La mission dell’organizzazione è da sempre quella di proteggere l’ambiente e le persone, attraverso progetti di sviluppo rurale sostenibile e di conservazione, protezione e valorizzazione degli ambienti naturali, dell’ecosistema e della valorizzazione dei contesti sociali nei paesi in via di sviluppo.
Ma nel caso della Colombia, Environomica è andata ben oltre questo, cercando di riparare danni fatti dalle attività criminali di gruppi legati al traffico internazionale di stupefacenti, avviando un progetto che prevede la riforestazione di una porzione di circa 100 ettari e la piantumazione di 10mila alberi all’anno. Matteo Angri, co-fondatore e vicepresidente della giovane organizzazione italiana, spiega che l’obiettivo è soprattutto quello di creare una riserva forestale, grazie alla grande collaborazione della comunità locale, e al sostegno del fondo internazionale “Global Heritage Fund”.
Le attività del progetto sono così suddivise: gli operatori dell’ONG si stanno occupando di creare un sistema di turismo solidale, mentre il Global Heritage Fund è impegnato nella protezione dell’intero sito archeologico, con in programma il finanziamento di nuovi scavi. L’area da riforestare è stata scelta in virtù della grande ricchezza biologica che la caratterizza e perché si trova poco distante dall’antico sito archeologico Ciudad Perdida. L’importanza dell’operazione che si sta effettuando in Colombia ha, quindi, una triplice valenza: la promozione di un futuro sostenibile per le comunità locali attraverso attività legate al turismo etico e al rispetto della varietà biologica esistente, cercando di favorire la transizione delle economie locali verso modelli meno impattanti, in grado di garantire la conservazione delle risorse e di generare reddito; la conservazione del sito archeologico e storico; il contrasto al narcotraffico attraverso la riparazione del danno arrecato e al presidio dell’area.

Il progetto avviato in Colombia è, senza dubbio, quello più innovativo, almeno nella motivazione, ma Environoica è presente anche in altre zone del mondo, come l’Africa e, in particolare, il Mozambico. Per finanziare i propri progetti ha lanciato la campagna “Stand4trees”, attraverso cui privati, enti e imprese possono partecipare attivamente alla rivoluzione verde “adottando” al prezzo di un solo dollaro un albero che verrà poi piantato nell’area della riserva, contribuendo a ripristinare la foresta con specie arboree autoctone.