Torniamo a parlare del pesticida killer: il glifosato.  A inizio anno è partita in tutta Europa l’ICE, l’iniziativa dei cittadini europei per chiedere la messa al bando, da parte della Commissione Europea, dell’erbicida più venduto e pericoloso per la salute al mondo.  Ai promotori della raccolta firme si aggiunge il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Stop Glifosato_bioecogeo
Sul sito del forum è presente una ricerca condotta su un campione di 14 donne incinte sono risultate tutte positive all’erbicida. Nel Dossier Glifosato sono riportare le analisi condotte dal mensile Salvagente, in collaborazione con l’associazione A Sud. L’indiziato  numero uno? L’alimentazione.

Se non si cambia rotta nessuno può sentirsi al sicuro. Né può pensare che lo siano i propri figli, neppure se non hanno ancora visto la luce – spiega Riccardo Quintili, direttore della testata –  tra le tante cose da cambiare c’è anche l’atteggiamento di chi dovrebbe istituzionalmente difendere i consumatori e invece spesso si macchia di conflitti di interessi che ne ottenebrano il giudizio.

A spezzare una lancia a fare della petizione l’on. Federica Daga (M5S): “Dopo i PFAS del nord est, la presenza eccessiva di arsenico in alcune zone e i danni causati della presenza di inquinanti vicino a fonti e falde acquifere,  ora ci tocca affrontare la questione glifosato”. L’erbicida, infatti, entra nelle falde acquifere tramite l’irrigazione dei campi. “Sul glifosato si è attivata una rete europea per sensibilizzare sul tema e arrivare a raccogliere 1 milione di firme in 7 Paesi da portare alla Commissione Europea. Questa petizione è troppo importante. Dobbiamo dire NO al glifosato, è per il bene di tutti“.