Dalla conservazione dell’acqua ad una riduzione dell’inquinamento all’empowerment delle donne: ecco perchè l’irrigazione a goccia può esere il futuro dell’agricoltura.
Oggi vogliamo parlarvi di un’azienda israeliana leader nelle pratiche agricole smart, che attua progetti in diverse zone del mondo con il motto:”Grow more with less” (trad. “Crescere di più con meno”). Si tratta della Netafim e vi illustriamo il progetto d’irrigazione a goccia, contro lo spreco di acqua, con la comunità del Negev, nel sud di Israele, ma che ormai è diffuco in tutto il mondo.
L’acqua come risorsa. L’agricoltura è responsabile per il 70 per cento del consumo di acqua del mondo, in crescita le colture alimentari, il bio-carburante, i foraggi per il bestiame, e fibre per i vestiti (cioè il cotone). Solo il 20 per cento del settore agricolo irriga le sue coltivazioni, e tuttavia quel segmento è responsabile del 40 per cento del cibo del pianeta. L’irrigazione è fondamentale per il miglioramento della resa delle colture.
Ci sono diverse forme di irrigazione. Solo il 4 per cento degli agricoltori, però, irrigano con il sistema a goccia. Il 12 per cento utilizza, invece, l’irrigazione a pivot, un’altra forma abbastanza efficiente di irrigazione, mentre il restante 84 per cento utilizza l’irrigazione delle inondazioni. Tale sistema, però, è inefficiente; richiede grandi quantità di acqua, mentre aumentano le emissioni di gas a effetto serra, che emettono metano, e contaminano le falde acquifere. Spesso si richiede a donne e bambini nei paesi colpiti dalla povertà di percorrere molta strada e trascorrere molte ore per trasportare acqua in secchi a mano, rendendo difficile per loro di proseguire gli studi o completare altri compiti. Questo è uno degli effetti distorti dei sistemi d’agricolura utilizzati in un paese, non direttamente legati all’ambiente, ma ugualmente importanti.
La Netafim ha promosso luso dell’irrigazione a goccia fin dal 1965. L’idea è di dare alla pianta tutto ciò di cui necessita al momento giusto e non attraverso il terreno. L’irrigazione avviene di fatto attraverso “linee gocciolanti” di plastica, che si trovano sia al di sopra del suolo o sotto la superficie. L’acqua è controllata alla fonte, ad esempio da un serbatoio, e il terreno attorno alla pianta riceve una piccola e costante quantità di acqua, solo quando la valvola è aperta.